Ecc.ma PROCURA GENERALE

presso la CORTE DEI CONTI

della REGIONE LOMBARDIA



ESPOSTO-DENUNCIA


presentato dalla FEDERAZIONE PROVINCIALE DI BRESCIA DEL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA, nelle persone dei sottoscrittori

Sigg.ri




PREMESSO CHE


- Codesta Ecc.ma Procura avrà già avuto modo di conoscere gli accadimenti occorsi in conseguenza dell’iniziativa assunta dall’Amministrazione comunale di Adro (BS) che, in occasione dell’affidamento, ad operatori privati, dell’incarico di attrezzare, con le necessarie dotazioni, il nuovo plesso adibito a sede dell’Istituto scolastico statale già denominato “F.lli DANDOLO”, ha stabilito, approvato e finanziato, con risorse economiche del bilancio comunale, l’apposizione massiccia di un numero considerevole di accessori ed attrezzature contraddistinte da simboli di tendenza di esplicita marca ideologica riconducibili all’insegna del Partito politico denominato “Lega Nord per la Padania”


- Come ampiamente rappresentato da notizie di cronaca nazionale e come documentato dalle numerose prese di posizione ed azioni intraprese da diverse organizzazioni in merito alla vicenda, sono stati posti in essere, da parte dell’Amministrazione comunale, atti e comportamenti oggettivamente illegittimi e sono stati, altresì, adottati, in spregio delle più elementari norme di buon andamento ed imparzialità della Pubblica Amministrazione, provvedimenti che hanno certamente comportato un impegno di spesa ed un importante impiego di risorse economiche pubbliche


- Questa scrivente organizzazione ha già avuto modo di chiedere, in occasione dell’Esposto presentato presso la Prefettura di Brescia, nel mese di ottobre di quest’anno, che fosse disposta d’imperio la rimozione dall’Istituto scolastico di tutti i simboli e le etichettature, comunque denominate, recanti rappresentazioni di tendenza ovvero di orientamento ideologico, con attribuzione delle spese necessarie alle operazioni di rimozione a carico esclusivo delle persone degli amministratori responsabili1.


- Il Tribunale di Brescia, sezione lavoro, su ricorso presentato dall’organizzazione sindacale CGIL, nel procedimento n. 2798/10 cont. Lav., con provvedimento emesso in data 29.11.2010, ha dichiarato illegittima perché discriminatoria l’apposizione del simbolo partitico della Lega Nord presso l’Istituto Scolastico Comprensivo di Adro ed ha disposto “la rimozione, a spese del comune di Adro, del simbolo partitico e la riallocazione delle suppletive asportate prive del simbolo partitico, a spese del comune di Adro…” 2 .



CONSIDERATO CHE

A) Lungi dall’essere superata l’emergenza rappresentata, ad oggi, nonostante gli interventi narrati in premessa e pur in presenza di un dispositivo giudiziale di condanna, non consta che siano state intraprese le doverose iniziative istituzionali volte ad ottemperare al disposto dell’autorità giudiziaria, non essendo stata fino ad ora affrontata dal Comune di Adro la questione dei costi economici delle operazioni di rimozione delle attrezzature recanti i simboli di partito e di riallocazione delle necessarie dotazioni né, tantomeno, la questione dell’imputazione di detti costi economici

B) La stampa ha dato ampiamente conto di alcune stime sui presunti costi di ette operazioni di rimozione, che evidentemente devono essere sottoposti ad attente verifiche e perizie.

In prima approssimazione ci permettiamo di segnalare che il quotidiano Bresciaoggi in data 06/10/2010 riportava una stima contenuta in un inventario agli atti del Consiglio di Istituto3. In base a tale stima si evidenzia che:

1) sono 560 i banchi con impresso, nella parte anteriore, una numerazione progressiva e la scritta Adro con la O sostituita dal simbolo del c.d. “Sole delle Alpi”,

2) sono 10 gli zerbini contrassegnati di cui due di 4 metri per 2, sette di 1 ,5 metri per 1 , uno di 3 metri per 2, per un totale di 32,5 metri quadrati, in moquette grigio antracite con la scritta “Polo Scolastico Gianfranco Miglio” ed il simbolo della Lega.

3) sono, poi, 5 le colonnine mobili di cui due nella scuola media, due nelle primarie elementari e uno nella scuola materna, con l’indicazione dei vari ambienti e con il Sole delle Alpi inserito nel punto, mentre ancora sono ben 54 i cartelli di carta plastificata recanti la dicitura «vietato calpestare l’erba», disseminati nel giardino con il simbolo della Lega nella O finale.

4) sono 7 i contenitori per la raccolta diversificata e portacenere, con lamiera “pantografata” raffigurante il simbolo della Lega Nord che ricoprono interamente le pertinenze ed, inoltre, sono 6 i “Soli delle Alpi” collocati al posto delle manine dei bimbi rappresentati in decalcomania sul tunnel di vetro che collega i locali della scuola materna con quelli adibiti a mensa scolastica.

5) infine, l’apposizione più appariscente e tecnicamente più difficile e costosa da rimuovere è rappresentata dai 2 grandi simboli, di ben 8 metri di diametro ciascuno, presenti sul tetto dell’edificio ove, secondo l’inventario depositato agli atti del Consiglio d’Istituto, «Essendo la copertura inaccessibile l’intervento richiederebbe il rimescolamento della ghiaia e la verniciatura parziale».

C) Il Corriere della Sera del giorno 20 settembre 2010 affrontava la questione del costo della rimozione da tetti, banchi, zerbini, vetrate, posacenere, cartelli, porte etc., rilevando che mentre alcuni loghi possono essere facilmente rimossi con una spesa modesta, altri oggetti necessitano di operazioni più complesse e costose, mentre alcuni accessori, poi, devono necessariamente essere del tutto sostituiti e riacquistati previa indizione, aggiungiamo noi, di apposita procedura di evidenza pubblica4.

I) Per acquistare gli arredi scolastici, su molti dei quali è impressa l’immagine del Partito politico denominato Lega Nord, l’Amministrazione Comunale di Adro ha speso 230.000,00 Euro, oltre altri 350.000,00 Euro di provenienza meno tracciabile che, secondo l’Amministrazione, sarebbero stati acquisiti mediante una sottoscrizione cui avrebbero aderito 30 famiglie del paese mentre, ora, per «bonificare» detti arredi – dal momento che non sarà sufficiente limitarsi a coprire le immagini - buona parte dei costi descritti potrebbe riproporsi.

II) Sorprendenti, poi, sono le cifre spese dal Comune per alcuni dettagli come, ad esempio, i 10 zerbini all’ingresso dell’edificio che pare siano costati ben 7.500,00 Euro, cifra alla quale si sarebbe arrivati, tra l’altro, proprio perché è stato indispensabile fabbricare ex novo lo «stampo» con il simbolo della Lega Nord. Più o meno identico è invece il valore stimato per i cestini dell’immondizia, sia quelli per la raccolta differenziata che quelli normali, per un importo stimato in 6.500,00 Euro.

III) Una prima stima, poi, sembra sia stata avanzata per il rifacimento del tetto - su cui campeggiano i due giganteschi simboli raffiguranti l’emblema della Lega Nord - secondo la quale, per cancellarli e ritinteggiare la copertura, la spesa prevista sarebbe di circa 10.000,00 Euro. 


D) Infine, in una dichiarazione resa alla stampa dello stesso Sindaco di Adro, Sig. Oscar Lancini, in data 20 ottobre 2010, rispondendo al Dirigente scolastico della Lombardia, si affermava che, da una valutazione dell’Amministrazione comunale, “Il restyling si stima infatti costerà circa 30mila euro”. (Notizia riportata da molti gionali. Per tutti si veda Il giornale del 2/10/2010)5



SI DENUNCIANO

all’Autorità Contabile competente i fatti di cui sopra affinché possa accertare:


- le modalità con cui sono state utilizzate le risorse economiche pubbliche per commissionare, acquistare e collocare, presso la Scuola di Adro, gli arredi, le pertinenze e gli accessori contrassegnati dai simboli ideologici di tendenza riconducibili all’organizzazione denominata “Lega Nord”;


- la congruità delle somme stanziate e degli investimenti effettuati in relazione alla natura ed alla connotazione “compromessa” delle dotazioni acquistate;


- il costo economico della “bonifica” degli ambienti e dello smantellamento delle pertinenze contrassegnate dai simboli suddetti nonché il costo economico dell’acquisto delle nuove dotazioni nonché dell’eventuale indizione delle necessarie procedure di evidenza pubblica per l’acquisto dei beni strumentali e per l’affidamento in appalto dei lavori di installazione degli stessi;


- il conseguente danno arrecato alle casse comunali dai soggetti responsabili della conduzione dell’Amministrazione;


- l’eventuale responsabilità contabile degli amministratori coinvolti nei confronti dell’erario;



SI CHIEDE


alla Procura Regionale in indirizzo, per quanto di competenza,


- di valutare la eventuale sussistenza del danno erariale cagionato alle finanze del Comune di Adro (BS) a causa delle decisioni adottate dagli amministratori responsabili


- di verificare se i costi per la rimozione dei simboli di partito e per il ripristino delle opere eventualmente danneggiate a causa della rimozione stessa, nonché tutte le altre spese connesse alle operazioni di sistemazione dei locali e delle pertinenze, debbano essere a carico della collettività ovvero, viceversa, debbano essere poste a carico degli amministratori responsabili degli illeciti (Sindaco e membri della giunta che hanno approvato i relativi provvedimenti)


- di essere eventualmente convocati e sentiti, a norma degli artt. 90 e 408 c.p.p., per fornire informazioni ovvero elementi di prova nonché, in ogni caso, di essere informati dell’eventuale archiviazione della presente istanza.


Con osservanza



Brescia, lì


In Fede

1 Vedi allegato A

2 Vedi allegato B

3 Vedi allegato C

4 Vedi allegato D

5 Vedi allegato E